Colgo l'occasione per fare io, che non sono certo un rappresentante, u po d'informazione a chi dovesse seguire questo forum:
Il testo della legge 133 è a questo link:
legge 133
vi posto un po d'informazioni che girano per mail:
questa legge ha chiamato in causa le seguenti commissioni
Commissione V BILANCIO E TESORO e VI FINANZE
COMITATO PER LA LEGISLAZIONE
Commissione I AFFARI COSTITUZIONALI
Commissione II GIUSTIZIA
Commissione III AFFARI ESTERI
Commissione IV DIFESA
Commissione VII CULTURA
Commissione VIII AMBIENTE
Commissione IX TRASPORTI
Commissione X ATTIVITA' PRODUTTIVE
Commissione XI LAVORO
Commissione XII AFFARI SOCIALI
Commissione XIIIAGRICOLTURA
Commissione XIV POLITICHE UNIONE EUROPEA
- COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI
L'iter parlamentare di questa maxi legge ha avuto inizio con la prima lettura alla Camera dei Deputati il 2 LUGLIO, per concludersi con l'approvazione il 6 AGOSTO 2008, e passare al Senato. Un mese di discussione, due o tre giorni per settimana, nel completo silenzio dei media nel periodo di minima attenzione dell'opinione pubblica, in vacanza, ferie…
-TAGLIO DELLE RISORSE ECONOMICHE
DESTINATE ALL'UNIVERSITA'PUBBLICA
E' stata decisa da questa legge il taglio dei fondi destinati all'università pubblica (FFO - fondo per il finanziamento ordinario delle università) nella seguente maniera.
Riduzione di:
63.5 milioni di euro per l'anno 2009
90 milioni di euro per l'anno 2010
316 milioni di euro per l'anno 2011
417 milioni di euro per l'anno 2012
455 milioni di euro a decorrere dell'anno 2013
per un totale di 1441.5 milioni di euro almeno fino al 2013.
-TRASFORMAZIONE DELLE UNIVERSITA' PUBBLICHE
IN 'FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO'
Per sopperire all'improvviso ammanco dei finanziamenti pubblici, lo stato consente alle università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato..
Questo passo sancirebbe la morte di un'istruzione pubblica per tutti, consentendo alle fondazioni universitarie di decidere l'entità delle tasse per gli studenti, ed andando a ledere il fondamentale diritto allo studio univesitario, tutelato dalla Costituzione Italiana attraverso l'articolo 33, che recita:
Art. 33.
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Attualmente la legge difatti sancisce che nell'anno solare, il gettito delle tasse degli studenti non deve superare il 20% dell'importo del finanziamento ordinario dello Stato (FFO), cosa che di fatto pone un tetto massimo alle tasse che si possono far pagare ad uno studente.
Con il passaggio a fondazione l'università potrà (e vista la mancanza di fondi, dovrà) chiedere qualunque cifra agli studenti, senza dover rispondere a nessun tetto prefissato.Una retta universitaria da 10000 euro potrebbe essere uno standard per il prossimo anno accademico.
Raggiungeremmo uno standard tipo college americano, dove o si vince una borsa di studio per meriti sportivi, o si è abbastanza ricchi da poter far fronte ad una richiesta economica di tale portata. L'immagine del college americano con il prato verde, le confraternite,la cerimonia di laurea con tanto di toga è affascinante ma quelli sono i telefilm noi non avremo mai tutto questo ma solo la parte peggiore del sistema!
Con l'entrata in vigore della legge 133/2008 si è andati a ledere questo principio costituzionali, garantendo il diritto allo studio ed ad una formazione di qualità solamente a chi può far affidamento su una grande capacità economica, andando a ledere il principio costituzionale di eguaglianza e pari dignità tra i cittadini decretata dall'articolo 3
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Al contempo assisteremo alla definitiva violazione dell'articolo 9, che recita
Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica […]
Vista la sostanziale impossibilità delle università di mantenere una gestione pubblica a seguito dei tagli economici e di personale docente, di ricerca e tecnico – amministrativo subiti.
Oltre a questo vi sono implicazioni riguardanti i poteri economici.
Le università potranno 'trovarsi uno sponsor' che li finanzi. Inutile dire gli effetti devastanti che avrebbe un controllo economico di questo tipo sulla ricerca in tutti i vari settori universitari : la ricerca verrebbe condotta secondo le direttive impartite dalle società finanziatrici, in base alla redditività a livello economico!!
-TURN OVER (articolo 66)
La stessa legge ha imposto una drastica riduzione del personale universitario alle facoltà stesse, che si trovano costrette improvvisamente a mandare obbligatoriamente in pensione chi ha maturato i requisiti necessari, o altrimenti licenziare parte del proprio organico.
Logica vorrebbe una sostituzione nelle posizioni didattiche per mantenere l'offerta d'insegnamento.La legge 133 impone invece un turn over bloccato al 20%, ovvero un nuovo assunto ogni cinque pensionamenti o licenziamenti.
Come pensiamo di mantenere una didattica di buon livello in questa maniera?
Riassumendo
Le facoltà devono ridurre gli organici entro i termini imposti dalla legge, licenziando o pensionando il personale forzatamente
Si può procedere all'assunzione (di personale avente i nuovi requisiti) ogni 5 pensionamenti e/o licenziamenti
[Modificato da CiccioSkiatto 21/10/2008 19:12]